Regione approva bilancio 2006, arriva tassa su acque minerali
Il Consiglio regionale ha approvato il bilancio 2006 della Regione Piemonte. Il documento è passato con 32 voti a favore della maggioranza e dieci contrari dell’opposizione. Pareggia poco sotto la somma di 16 miliardi e 500 milioni di euro. Fra gli interventi più importanti, 380 milioni per il ripianamento del debito della sanità 2005, e 150 milioni l’anno nel triennio 2006-2008 per fare ripartire l’industria. La Legge Finanziaria che è stata approvata contestualmente contiene anche gli strumenti per la nascita di un fondo immobiliare nel quale confluiranno i beni immobili delle Asl, dalla cui messa a reddito dovranno scaturire nei prossimi anni le risorse necessarie al rinnovo completo delle strutture ospedaliere del Piemonte. Sul fronte del rilancio industriale, è prevista anche la nascita di un fondo speciale di 10 milioni e 500 mila euro che servirà per fronteggiare la crisi. Dieci milioni di euro sono stati stanziati per l’integrazione del reddito dei piemontesi appartenenti alle fasce deboli, ed è stato eliminato il ticket sui farmaci per chi ha più di 65 anni e un reddito non superiore ai 15 mila euro annui. Il piccolo commercio viene sostenuto con l’istituzione di un fondo regionale di sostegno al reddito degli esercenti nei comuni di minori dimensioni. Sul fronte tasse, le aziende della filiera avicola sono state esentate dal pagamento dell’Irap. Viene invece aumentata dell’1% l’Irap pagata da banche e assicurazioni. Il gettito di tale aumento servirà per coprire parte del deficit sanitario pregresso. La manovra introduce inoltre le nuove contestate tasse su cave e acque minerali, ma l’entità della tassazione è stata ridotta al minimo (per l’acqua per esempio si dovranno pagare 70 centesimi ogni mille litri). Una novità è stata introdotta per la raccolta rifiuti. La giunta ha infatti deciso di premiare i Comuni che eseguono la raccolta differenziata e penalizzare quelli che non lo fanno. I secondi dovranno pagare un prezzo più alto per riversare i rifiuti in discarica. Il ricavato non andrà nelle casse della Regione, ma a finanziare i progetti di raccolta differenziata dei comuni più virtuosi dal punto di vista ambientale.