La Tav in Valsusa non si farà. Dopo il voto del 9-10 aprile gli abitanti e gli amministratori della Valle ne sono convinti. Nei paesi della bassa Valle, quelli della caldissima opposizione al megatunnel di 54 km del collegamento Torino-Lione, hanno stravinto quei partiti che pur sostenendo Prodi hanno sempre detto no alla Tav. A Bussoleno Rifondazione Comunista è il primo partito, a Mompantero – teatro di scontri fra dimostranti e forze dell’ordine – Verdi, Comunisti Italiani e Rifondazione totalizzano quasi il 40 per cento dei suffragi. A Venaus, altro luogo simbolo della protesta, i Ds hanno ottenuto solo il 3 per cento, mentre la Sinistra Antagonista supera il 40 per cento. Stessa situazione negli altri comuni. “Hanno vinto quei partiti che si sono dichiarati apertamente contro la Tav e i cui segretari nazionali sono venuti in valle, hanno incontrato la gente e compreso le nostre ragioni…” dice Simona Pognant sindaco di Borgone di Susa. E Mauro Russo primo cittadino di Chianocco aggiunge “Adesso ci aspettiamo che rispettino gli impegni presi e che quindi convincano Prodi a dire no alla Tav…”. Enzo Ghigo, ex presidente della Regione Piemonte e neo senatore di Forza Italia, non nasconde le proprie preoccupazioni: “È accaduto quello che temevo, l’affermazione dei No Tav farà sì che quest’opera fondamentale per il Piemonte e per l’Italia non si farà…”. La situazione cambia spingendosi nell’Alta Valle di Susa, dove la protesta No Tav ha raccolto meno consensi: nell’elezione al Senato la sinistra rappresentata da Verdi-Pdci (3,9%) e Prc (4,7%) non è andata oltre l’8,6%, mentre Forza Italia ha raggiunto il 31,8% delle preferenze, An il 20,7%, i Ds l’8,2%, l’Udc il 7,8%, la Margherita il 7%. A Oulx, maggiori consensi ai partiti della sinistra: 7,4% per Verdi-Pdci, 6,9% per Prc; Forza Italia ha ottenuto il 31,4% dei consensi, An il 16%, i Ds il 9,2%. A Sestriere, ultimo paese della Valle di Susa e rinomata stazione invernale che è stata nel cuore delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi, Forza Italia ha toccato il 36,6%, An il 18,7%, l’Udc il 7,8%, i Ds il 6,6%, la Margherita il 5,5%. A Rifondazione è andato il 3,5%, a Verdi e Pdci l’1,4%.

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