Morte Matilda: madre libera, lascia arresti domiciliari
È libera Elena Romani, la hostess agli arresti domiciliari perché accusata di omicidio preterintenzionale per la morte della figlia Matilda di 22 mesi, avvenuta nel luglio dell’anno scorso. La revoca della misura restrittiva è stata decisa dalla Corte d’Assise di Novara su richiesta dei difensori della donna. Elena Romani si trovava ai domiciliari, a casa della madre, a Senago, nel Milanese, dopo un periodo di detenzione in carcere. Secondo l’accusa, il 2 luglio 2005 avrebbe ucciso con un calcio la figlia, in un momento di rabbia. I difensori Roberto Scheda e Tiberio Massironi nel gennaio scorso hanno fatto richiesta di rito immediato, in modo da evitare l’udienza preliminare. La Romani sarà dunque processata in Corte d’Assise a Novara l’8 giugno. Ha pianto, in un gesto di liberazione, la donna alla notizia della libertà dai domiciliari. “Finalmente – hanno spiegato i difensori della donna, gli avvocati Roberto Scheda e Tiberio Massironi – è chiaro che le esigenze cautelari sono cadute, sia per quanto riguarda il pericolo di fuga e la reiterazione del reato, sia per l’inquinamento delle prove. Quest’ultimo era stato il punto controverso con la Procura di Vercelli, al punto di rifiutarle la libertà”. Il primo pensiero della mamma di Matilda, intanto, oggi è stato: “Potrò andare al cimitero dalla mia bambina senza necessità di chiedere un permesso all’autorità giudiziaria”, hanno riferito gli avvocati. “Proprio questo ci rende soddisfatti – hanno aggiunto poi i legali – perché è un risultato non solo dal punto di vista giudiziario, ma anche da quello umano. Gli arresti domiciliari impedivano a Elena Romani persino di vedere i suoi amici, costringendola, per assurdo, ad una vita peggiore del carcere, nonostante l’affetto dei suoi genitori, che le sono sempre stati accanto”.