Forte riduzione delle morti per parto al Sant’Anna
In vent’anni all’ospedale Sant’Anna di Torino le morti per parto sono diminuite drasticamente: oggi sono il 20% di quelle che erano negli anni Ottanta. Lo dicono le statistiche presentate al 19° Congresso europeo di ostetricia e ginecologia, che si è aperto al Lingotto. L’indagine presentata dalla presidente del congresso Chiara Benedetto, direttore della clinica universitaria di ostetricia e ginecologia C del Sant’Anna, evidenzia come, mettendo a punto interventi tecnici e organizzativi, sia possibile migliorare la “patient safety”, la sicurezza della paziente. Si è passati, infatti, dai 21 casi su 100 mila registrati tra il 1984 e il 1995 (10 in media per quinquennio) ai 2,4 avuti nel periodo 2001- 2005. In dettaglio, al Sant’Anna (che dal 1984 al 2005 ha eseguito quasi 173 mila parti) la mortalità ostetrica diretta è stata dello 0,021% tra l’84 e il 1995, quando non c’era una terapia intensiva materna e tutte le anestesie erano totali. La media è scesa tra il 1996 e il 2000: con l’introduzione delle anestesie periferiche (usate in un caso su tre) e con la creazione di un’unità di terapia intensiva, la mortalità ostetrica direttamente collegata al parto è stata dello 0,018%. Negli ultimi cinque anni, invece, la percentuale delle partorienti morte è crollata, scendendo allo 0,0024% (2,4 ogni 100 mila), anche grazie al maggiore utilizzo delle anestesie periferiche e all’introduzione di alcuni protocolli, in particolare per prevenire le trombosi e la gestosi, due tra le complicanze più gravi.