Una meningite fulminante ha ucciso la quindicenne morta al Martini
“Una forma di meningite che non ha colpito le meningi ma ben più acuta e virulenta che si è diffusa in tutto il corpo provocando una rapida setticemia” afferma il dottor Dall’Acqua direttore sanitario dell’azienda ospedale Martini di Torino. È questa la risposta medico-legale alla morte inspiegabile, venerdì scorso, di Jessica, la ragazza di 15 anni, deceduta soltanto 5 ore dopo il ricovero al pronto soccorso dov’era stata portata perché presentava i sintomi dell’influenza, febbre e vomito. Queste almeno le anticipazioni dell’autopsia eseguita oggi da un medico legale alla presenza anche di 2 consulenti della famiglia: una forma rarissima e micidiale di meningite fulminante. Un batterio che Jessica può aver contratto da un portatore sano a scuola, su un autobus, per strada. Questa forma di meningite è facilmente trasmissibile per via aerea per cui si deve intervenire con celerità con una profilassi sulle persone più vicine a Jessica: “Sicuramente sui genitori, sul compagno di banco, sull’amichetto ma non è necessaria una disinfezione ambientale perché il batterio muore dopo pochi minuti all’aria aperta.” dice il dottor Dall’Acqua. Nell’inchiesta ci sono comunque due medici iscritti nel registro degli indagati anche se il magistrato tiene a precisare che si tratta di un atto dovuto. Ed anche i famigliari che nei giorni scorsi avevano accusato i sanitari dell’ospedale oggi hanno dovuto arrendersi al fatto che Jessica è stata vittima di una forma rarissima e quasi sconosciuta di meningite fulminante.