Madre e figlia morte in crollo palazzina a Torino
La gente del posto lo chiama il quartiere dei fantasmi. È un’area disabitata alla periferia nord di Torino, già sede degli uffici delle Acciaierie Ferrero. Edifici abbandonati, ma dove vivono decine di sconosciuti, di volti anonimi, di fantasmi appunto. In passato più volte erano intervenuti i Vigili Urbani per sgomberare l’area ma puntualmente immigrati clandestini e disperati tornavano ad occupare queste palazzine. Ne avevano fatto la loro casa, il loro rifugio. Per Adriana Tanase, rumena di 35 anni, e per la figlia di poco più di un anno è diventata anche la loro tomba. Erano da poco passate le 19 quando un’ala dello stabile è crollata per cause ancora ignote. Due uomini, immigrati clandestini, hanno riportato solo alcune fratture ma se la caveranno. Madre e figlia, invece, sono morte in seguito alle ferite riportate. Quando i Vigili del Fuoco hanno recuperato i corpi, per loro non c’era più nulla da fare. E i pompieri hanno lavorato fino a notte fonda per verificare che sotto le macerie non ci fossero altre persone. La magistratura ha aperto un’inchiesta. Inizialmente si è pensato ad un’esplosione provocata da una fuga di gas magari di qualche stufetta accesa per ripararsi dal freddo, ma gli inquirenti non hanno trovato tracce né prove. Ed allora si pensa ad un cedimento strutturale anche se le palazzine paiono tuttora in buono stato. Il Comune di Torino le aveva già dichiarate inabitabili, ma nemmeno questo è servito a evitare un’autentica tragedia della disperazione