03 febbraio 2005
Senegalese non espulso perché omosessuale
Un giovane senegalese irregolare in Italia ha potuto evitare l’espulsione, intimata dalla Questura, perché omosessuale. Lo ha stabilito una sentenza del giudice di pace di Torino, che ha sottolineato come nel paese di origine dell’immigrato l’omosessualità sia perseguita con il carcere. “Si ritiene – afferma il dispositivo – che la condizione di omosessualità del soggetto costituisca oggetto di persecuzione per ragioni personali e rappresenti dunque una condizione di inespellibilità ai sensi dell’art. 19 del decreto legislativo n. 286/98”, cioè del testo unico sull’immigrazione di cui fa parte anche la legge Bossi-Fini.
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