Fiat: Marchionne a New York per trattare con Gm
L’amministratore delegato della Fiat Sergio Marchionne è da ieri a New York. Ufficialmente per partecipare al consiglio d’amministrazione di una delle società del gruppo. Ma a Manhattan si trova anche lo studio legale al quale il Lingotto si appoggia nella battaglia contro General Motors per far valere l’opzione di vendita del 90% del settore auto, come sancito nell’intesa del marzo 2000. Scaduta ieri a mezzanotte la fase di mediazione senza alcun risultato tra le due società, si prospettano due scenari. Torino notificherà a Gm la volontà di vendere, facendo scattare la procedura che serve a determinare il valore di Fiat, affidata a un gruppo di banche. Detroit agirà da parte sua per invalidare la clausola che la obbliga all’acquisto appellandosi al tribunale di New York perché accerti presunte violazioni degli accordi da parte del Lingotto. Sarebbe l’inizio di una lunga ed estenuante battaglia legale per quantificare il risarcimento a Fiat. Ma lo stop in questo momento di ogni trattativa non significa necessariamente la rottura definitiva tra Torino e Detroit: non si escludono infatti nuovi incontri ai vertici al fine di scongiurare una guerra legale dagli esiti dannosi per il futuro di entrambe le società.