Luis Sepulveda, Tahar Ben Jelloun, Evgenij Evtusenko, Alain Elkann… alcuni tra i più noti scrittori contemporanei riuniti sulle colline attorno ad Alba, nelle Langhe, nelle terre del barolo. L’occasione è la designazione dei finalisti del premio letterario Grinzane Cavour ma è anche un modo per cercare accostamenti, abbinamenti fra l’arte dello scrivere e l’arte del produrre e del gustare il principe dei vini italiani. A contorno di un recital di poesie del russo Evtusenko nella tenuta dei fratelli Marcello e Bruno Ceretto fra i più rinomati produttori di barolo, l’incontro con questi scrittori. “Un piccolo assaggio mentre si scrive, un bel bicchiere al termine del lavoro mentre lo si rilegge…” è la ricetta di Alain Elkann. Mentre Tahar Ben Jelloun confessa: “Sono musulmano non dovrei bere, ma credo un prodotto così delizioso non può non essere gustato, seppur con moderazione…”. Ed infine Luis Sepulveda afferma: “Come diceva Hemingway mai bere prima e durante la scrittura, ma dopo sì…”. E se il grande poeta Evtusenko dimostra di essere un grande intenditore di vino la conclusione è che una grande opera d’arte si sposa benissimo con un’opera d’arte naturale qual è il barolo, sempre però abbinata alla moderazione.

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