Delitto Novi: speranze di uscire dal carcere anche per Erika
Tra 1 mese saranno passati 4 anni da quella terribile sera in cui Erika e Omar uccisero con decine di coltellate la madre di lei e il fratellino di 12 anni: i riflettori tornano ad accendersi sulle vicende dei 2 ex fidanzatini terribili e riesplodono le polemiche. Dopo la notizia della concessione di permessi-premio per Omar che fra 2 mesi potrà lasciare il carcere di Asti per qualche ora di volontariato, ecco le novità per Erika. È stata accolta la sua richiesta di liberazione anticipata: ogni 6 mesi di buona condotta in carcere c’è uno sconto di 45 giorni. Alla fine, se si sarà comportata bene, anziché 16 anni, pena a cui è stata condannata, ne sconterà 12. Intanto il suo legale, avvocato Mario Boccassi, sta valutando se chiedere anche per Erika permessi-premio per attività di volontariato. “È un percorso difficile, lungo, da fare in silenzio, lontano dai riflettori…” – dice il legale. Intanto Erika è al Beccaria, carcere minorile di Milano, ha preso il diploma da geometra, pensa di iscriversi all’università e in mezzo a tante ragazzine nomadi, extracomunitarie o ladruncole è una mezza regina. Fra 3 mesi compirà 21 anni e la trasferiranno in un carcere di adulti. Stasera a Novi si proietta il film “Sono stati loro” proprio sulle vicende di Erika e Omar. Intanto le strade dei due giovani si sono allontanate, i due non si parlano più, forse tra qualche mese cominceranno percorsi di recupero fuori dal carcere: avrebbero bisogno di silenzio, ma l’efferatezza di quel duplice delitto è ancora troppo presente nella mente dell’opinione pubblica.