Fumo: 8 locali controllati a Torino, tutti in regola
Otto locali controllati, nessuna multa e nessuna denuncia: questo l’esito degli accertamenti di oggi, coordinati dalla Procura di Torino, sul rispetto della nuova legge contro il fumo e del decreto 626 del ’94 sulla sicurezza sul lavoro. È dallo scorso dicembre che i Carabinieri del Nas, su incarico del pm Raffaele Guariniello, stanno controllando bar e ristoranti del capoluogo piemontese. Il magistrato ritiene, infatti, che nel combattere il fenomeno della sigaretta selvaggia si possa anche applicare la cosiddetta “legge 626”. Fino ad oggi i gestori colti in fallo (in pratica, non hanno preso tutte le precauzioni necessarie per tutelare il personale dipendente dai rischi del fumo passivo) sono una dozzina, e tutti sono stati iscritti nel registro degli indagati. Oggi, però, non sono state trovate irregolarità: dove era vietato fumare nessuno – almeno in questi otto locali – ha acceso “bionde”, pipe o sigari. “È un risultato positivo”, commenta Guariniello. I controlli a tappeto continueranno per tutto il mese al ritmo di cinque o sei locali al giorno, e saranno estesi presto anche alle discoteche. Anche a Verbania, Novara, Vercelli, Biella, Asti, Alessandria e Cuneo i cartelli con la segnalazione di divieto sono spuntati come funghi sulle vetrine di bar e ristoranti, ma nessun gestore ha segnalato violazioni di legge o comminate dalle forze dell’ordine. In molte città Vigili, Carabinieri e Polizia non avevano nemmeno ricevuto precise disposizioni in merito o i moduli per elevare le contravvenzioni. La Procura di Torino, invece, ha in corso già da alcune settimane un’inchiesta sulla presenza di persone che fumano in bar e ristoranti cittadini. Una dozzina sono i gestori iscritti nel registro degli indagati in base alla vecchia legge.