Delitto Novi: Omar potrà uscire dal carcere
Sperava di poter passare il Natale a casa, invece la buona notizia l’ha ricevuta come dono della Befana. Omar Favaro, il giovane che nel febbraio del 2001 a Novi Ligure uccise con la fidanzata Erika la mamma e il fratello di lei con decine di coltellate, potrà uscire dal carcere a condizione che presenti un progetto di volontariato. Una decisione quella del Tribunale di sorveglianza di Torino che farà sicuramente discutere. Lo scorso ottobre Omar, che è stato condannato definitivamente a 14 anni di prigione, presentò domanda per poter trascorrere le vacanze di Natale a casa, fuori dal carcere di Asti dov’è recluso da quando ha compiuto 21 anni: domanda respinta perché non ha ancora scontato metà della pena. Ma i suoi legali, avvocati Gatti e Repetti, non si sono dati per vinti, convinti che il diritto minorile (Omar aveva 17 anni quando compì il gesto efferato) sia volto al recupero del ragazzo, hanno ripresentato domanda di permessi-premio, stavolta accolta. Sarà sufficiente presentare un progetto di volontariato in parrocchia, in un ospedale, in una casa di riposo e Omar potrà uscire di prigione, d’altronde lui stesso nel corso di una delle udienze del processo aveva detto: “Fatemi lavorare, voglio rendermi utile”. Ci vorrà comunque un paio di mesi per il primo permesso. In questi anni, prima al Ferrante Aporti e poi nel carcere di Asti, Omar ha ricominciato a studiare: ha sostenuto l’esame per passare dal corso di perito tecnico a ragioneria e collabora con la redazione del giornalino dei detenuti. Erika invece è ancora al minorile Beccaria di Milano, si è diplomata geometra la scorsa estate e sta valutando se iscriversi all’università.