Sanpaolo-Intesa: cda approvano
I consigli di amministrazione del San Paolo Imi e di Banca Intesa hanno approvato all’unanimità il progetto di fusione tra i due istituti. Nasce così la più grande banca italiana, tra le più importanti d’Europa. Con i rialzi di borsa di questi giorni la capitalizzazione dei due istituti ha toccato i 65 miliardi di euro, superando anche Unicredit. I consigli si sono svolti in contemporanea, a Torino quello del Sanpaolo Imi a Milano quello di Banca Intesa nella storica sede di Ca de Sass. Prima del consiglio di Intesa una riunione del patto di sindacato al termine della quale il Credit Agricole ha reso noto di aver approvato le grandi linee del progetto di fusione. Approvazione condizionata al raggiungimento di un accordo che salvaguardi e migliori gli interessi dell’Istituto in Italia. Hanno aderito al progetto anche gli spagnoli del Santander, che nei giorni scorsi, trincerati dietro un silenzio impenetrabile, avevano suscitato molti interrogativi sulle proprie intenzioni. La superbanca avrà due presidenti: Giovanni Bazoli per Intesa e Enrico Salza per Sanpaoloimi, Corrado Passera come unico amministratore delegato. I torinesi temono uno sbilanciamento a favore di Intesa. Lunedì un incontro con il management per tranquillizzarlo. Resta aperto il capitolo dei tagli di personale che preoccupano i sindacati. Si parla di 12-15mila posti in esubero a seguito della fusione.