Logopedista scomparsa a Torino: condannato il filatelico
Marina Di Modica, la logopedista torinese di cui non si hanno più notizie dal 1996, è stata uccisa. Lo ha stabilito la Corte d’Assise di Torino, che ha condannato per omicidio il filatelico Paolo Stroppiana a 21 anni di reclusione. Per la giustizia si chiude così un caso giudiziario anche affrontato dalla trasmissione televisiva “Chi l’ha visto?”. La sentenza è stata emessa oggi. Il corpo della donna non è mai stato trovato, ma per i giudici la Procura di Torino ha raccolto indizi sufficienti per dimostrare la colpevolezza dell’imputato, il quale, dal canto suo ha sempre respinto ogni coinvolgimento. La sera in cui scomparve Marina aveva in programma un appuntamento con lui. Stroppiana ha affermato che l’incontro era stato annullato, ma non è stato creduto. “Hanno sbagliato, capita” ha detto subito dopo la sentenza. “Anche Enzo Tortora – ha aggiunto – è stato condannato in primo grado. Per fortuna c’è l’appello”. Le indagini in un primo momento non avevano portato ad alcun risultato, ma in seguito hanno ottenuto nuovo impulso grazie alle sollecitazioni del padre di Marina, il docente universitario Gaetano Di Modica, e sono state condotte dal pm Onelio Dodero, che in aula ha sostenuto la pubblica accusa. Stroppiana è stato giudicato a piede libero, ai familiari della donna dovrà risarcire i danni, versare un acconto immediato di 100 mila euro e pagare le spese legali.