Pregiudicato catanese ucciso in un agguato a Torino
Un esponente di spicco della cosca catanese Pillera-Cappello, Lorenzo Spampinato, catanese, 47 anni, sposato e padre di una bimba di 8 anni, è stato ucciso ieri notte a Torino in un agguato sotto casa, in via Messina, a Torino. Spampinato era un personaggio ben noto alle forze dell’ordine piemontesi e catanesi. L’uomo era in permesso premio dal carcere delle Vallette a Torino dove era detenuto per la rapina del 27 ottobre 2002 al deposito della Bsk Securmark di Torino. Una rapina che fruttò un bottino di circa un milione di euro. Condannato con altri cinque “uomini d’oro”, così vennero chiamati i rapinatori della Supermark, Spampinato avrebbe finito di scontare la sua pena il 7 febbraio. Sull’agguato di ieri notte a Torino indagano i Carabinieri del Nucleo Operativo di Torino. Spampinato è stato ucciso sotto gli occhi della moglie e della figlia di 8 anni, appena uscito dalla sua auto. I tre stavano entrando nel portone di casa quando si sono uditi tre colpi di pistola: il primo ha fallito il bersaglio, il secondo ha raggiunto il braccio sinistro di Lorenzo Spampinato, il terzo, quello letale, gli si è conficcato nel fianco. L’uomo è morto durante il trasporto al vicino ospedale Giovanni Bosco. Gli inquirenti pensano a un regolamento di conti.