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15 gennaio 2006

Uccide la moglie malata di Alzheimer e si spara

C’è la disperazione di un uomo ancora innamorato e molto legato alla moglie, da tempo colpita dal morbo di Alzheimer, dietro l’omicidio suicidio avvenuto ieri sera a Torino, in una villetta di strada Bertolla. I due coniugi si chiamavano Francesco e Domenica Aloisio, 78 e 77 anni. Lui era un tornitore in pensione, lei, una donna forte e madre di tre figli, aveva sempre fatto la casalinga. Vivevano in una bella villetta con giardino. Domenica era malata da tempo, la loro era stata una coppia felice, piena di vita e senza grossi problemi, fino a quando la malattia non ha cominciato a minare quegli equilibri antichi. Il morbo si era impossessato di lei lentamente rubandola ad un marito ancora legatissimo e molto colpito da quella tragedia. Durante le feste natalizie era anche caduta accelerando il decorso della malattia e anche il degrado fisico. Ma il marito ha voluto forzare il destino e ieri ha deciso, a freddo – molto probabilmente la moglie, se pur non più lucidissima, era d’accordo con lui – di togliere la vita a sè e alla sua donna. Prima ha sparato alla moglie, con la sua pistola 7,65, regolarmente denunciata, e poi si è ucciso, solo dopo, però, aver telefonato al 113 per spiegare cosa stava facendo. Nulla è stato lasciato al caso. Gli Aloisio, avevano ben preparato tutto: in cucina sono stati trovati anche due fogli contenenti, nel dettaglio, il testamento, e poco più in là, un terzo foglio in cui c’era la denuncia dell’arma usata, datato 1962. Agli agenti della Squadra Mobile di Torino resta ben poco da indagare: la storia degli Aloisio è la triste vicenda di una coppia colpita da una malattia tremenda che ha voluto decidere fino all’ultimo la propria sorte.



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