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10 gennaio 2006

Ha vissuto per 3 anni col cadavere della madre in casa

Ha vissuto per più di tre anni con il cadavere della madre chiuso nell’armadio della camera da letto. È la storia vera – ancorché incredibile – accaduta a Orsara Bormida, in provincia di Alessandria. E la scoperta è avvenuta per puro caso perché nel paesino di 400 anime sulle colline fra il Piemonte e la Liguria nessuno si era accorto della scomparsa di una donna di 71 anni: non il panettiere, il parroco, il vigile, le amiche, nessuno. Quando ieri il padrone di casa di Mirko Sartori 35 anni, si è recato nell’abitazione nei pressi del castello per riscuotere l’affitto, ha trovato l’uomo morto in garage. Era finito sotto la sua auto maldestramente appoggiata su un cric che aveva ceduto: aveva il torace sfondato. Ha chiamato i Carabinieri che sono saliti in casa dove hanno trovato i muri coperti da una serie di scritte farneticanti. La più inquietante recitava “Non aprite l’armadio, c’è mia mamma morta il 20 novembre 2002”. Un veloce controllo ha permesso di accertare che era tutto vero. Le ante erano state chiuse col silicone e il cadavere era mummificato. La donna, Anna Pelloni, classe 1931, è morta presumibilmente proprio il giorno indicato dalla scritta del figlio. Tutti i vicini han detto di non essersi accorti di nulla perché madre e figlio conducevano una vita schiva. Mirko Sartori, però, fino al mese scorso si è regolarmente recato all’ufficio postale a ritirare la pensione della madre.



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