Processo Cogne: Taormina chiede trasferimento a Milano
Questo processo non s’ha da fare. O meglio non s’ha da fare a Torino. La storia infinita dell’inchiesta sul delitto di Cogne si arricchisce di un altro colpo di scena. L’avvocato Carlo Taormina che solo 15 giorni fa aveva annunciato la rinuncia all’incarico di difendere Anna Maria Franzoni ha presentato in Cassazione a Roma la domanda di rimessione del processo per legittimo sospetto. In sostanza, il processo d’appello non può tenersi a Torino. Il legale in 45 pagine sostiene che tutta la Procura subalpina ha costruito un teorema accusatorio contro la mamma di Samuele. Stesse accuse rivolte in passato contro la Procura di Aosta. Non solo, Taormina se la prende con i giudici della corte d’appello e con l’intero Palazzo di Giustizia che avrebbe inoltre proceduto all’inchiesta Cogne bis indagando Anna Maria Franzoni, suo marito, i loro periti e il difensore per frode processuale. “Siamo alla ricerca di un giudice sereno” ha detto oggi l’avvocato Carlo Taormina. Toccherà alla Cassazione decidere: per intanto il processo potrebbe bloccarsi. Martedì prossimo è fissata ancora un’udienza, poi a gennaio sarebbero iniziate le requisitorie dell’accusa e le arringhe del difensore d’ufficio Paola Savio. La seduta della prossima settimana si svolgerà regolarmente poi tutti fermi fino al pronunciamento della Cassazione. Taormina aveva già chiesto 2 volte il trasferimento dell’inchiesta Cogne bis a Roma, la Cassazione ha sempre respinto l’istanza.