Piemonte dedica Consiglio aperto all’Europa
“Dopo lo stop imposto dall’esito dei referendum sulla Costituzione Europea in Francia e Olanda, è necessario pensare azioni in grado di riavviare il processo di integrazione europea”: così il presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Davide Gariglio, ha spiegato questa mattina in aula il significato del consiglio aperto sull’Europa tenuto a Palazzo Lascaris. La seduta, durata l’intera mattinata e aperta anche agli interventi di personalità esterne al consiglio, è stata introdotta da Gariglio e da una lunga relazione della presidente della Giunta Regionale, Mercedes Bresso. Nel pomeriggio sono stati messi ai voti alcuni ordini del giorno. Gariglio ha ricordato la “vocazione europeistica del Consiglio piemontese”, che già “nel 1976 istituì, primo in Italia, la Consulta Europea” e che “da allora, senza interruzione, con convinzione e impegno, ha contribuito alla costruzione di uno spazio comunitario condiviso dai cittadini”. Bresso, europeista convinta, che per assumere la guida della Regione Piemonte ha rinunciato al seggio di parlamentare europea, ha inquadrato il dibattito del Consiglio piemontese nell’ambito della recente sottoscrizione da parte delle istituzioni italiane del protocollo d’intesa con la Commissione europea per avviare un grande dibattito sull’Europa nei consigli comunali, provinciali e regionali degli enti locali italiani.