Sulle montagne olimpiche voglia di neve che non c’è
Un lungo orizzonte di montagne brulle, grigioverdi, solo con qualche rara spruzzata di bianco. Nemmeno la memoria storica degli anziani ricorda una stagione così asciutta sulle Alpi: “Mi sembra che nel 57-58 eravamo così all’asciutto…” ricorda un vecchietto per le strade di Bardonecchia. La tradizione vuole che tra una settimana, col ponte dell’Immacolata, si apra la stagione sciistica. Ma si respira già una sfrenata voglia di neve. Invece niente, solo cielo azzurro senza nuvole. A preoccupare sono soprattutto le temperature, ancora elevate per l’autunno. Di notte si cerca di sparare la neve programmata coi cannoni, ma è tutto inutile. La temperatura non scende mai sotto gli indispensabili 5 gradi sottozero. “Siamo prontissimi ma se non fa freddo non possiamo intervenire nemmeno con i cannoni sparaneve – dice Nicola Bosticco, amministratore della Colomion, la società degli impianti di Bardonecchia – È una grave perdita per noi e per tutto l’indotto dello sci”. 13mila i maestri di sci in Italia, 32 milioni le presenze di turisti in un anno negli alberghi di montagna. La neve quindi sarebbe manna dal cielo. Le previsioni meteo annunciano perturbazioni pesanti con neve sopra i mille metri per la prossima settimana. Non resta che sperare.