Video choc: programma di recupero per aggressori
Non resteranno fermi per un anno i 4 protagonisti dell’aggressione e del video choc nei confronti del compagno di classe disabile. Il consiglio d’istituto della “Albe Steiner” oltre alla sospensione e alla mancata ammissione agli scrutini di fine anno sta studiando per tutti un progetto educativo da svolgersi accanto a coetanei portatori di handicap. Una pena severa, quindi, ma anche la volontà di recuperare i ragazzi che sono indagati per violenza privata. Ieri sono stati sentiti dal Procuratore per i minorenni: tutti si sono difesi sostenendo che era un gioco, che non c’era alcuna volontà violenta, che l’aggressione era finta e sul momento non si sono resi conto della gravità del gesto. Adesso, però, sono pentiti e chiedono scusa. Chi ha visto il filmato nella sua interezza (e lo hanno fatto ieri i famigliari della vittima) è rimasto però parecchio scioccato. Insulti, derisioni, percosse. Il tutto di fronte alla quindicina di compagni di classe che ridono o restano indifferenti. È stato iscritto nel registro degli indagati il nome dell’insegnante della scuola torinese “Steiner” coinvolta nel caso del video-scandalo girato nella sua classe. I magistrati procedono nei suoi confronti per concorso in violenza privata. Quindici giorni di sospensione, invece, per tutta la classe. Questo il provvedimento che il preside, Camillo Di Menna, vuole prendere per la classe della scuola superiore “Steiner” di Torino, teatro del videoscandalo delle vessazioni su un allievo disabile.