Donna morta per fucilata: figlio confessa, è stato incidente
Svolta nel giallo della donna che domenica mattina è morta nei boschi sopra Melle, nel Cuneese, a causa di un colpo di fucile. Il figlio, Danilo Brignone di 31 anni, ha infatti confessato ai Carabinieri di essere stato lui a sparare per un tragico incidente. “Questa cosa devo dirla. Il colpo è partito da un mio fucile, ma è stato un incidente”, sarebbero state le parole pronunciate dall’uomo, fra le lacrime. Domenica mattina sua madre, la cinquantaquattrenne Maria Giovanna Barbero, era spirata davanti a casa fra le sue braccia prima che potessero arrivare i soccorsi del 118. Sorretta dal giovane ormai agonizzante, l’avevano vista i vicini di casa che erano accorsi sentendo Danilo Brignone gridare aiuto. In un primo momento il trentunenne, che lavora come operaio in una fabbrica di Piasco (Cuneo), aveva raccontato di aver visto la madre trascinarsi ferita fuori dal bosco dove era andata a cercare funghi. Nella zona c’erano diversi cacciatori impegnati nelle battute ai cinghiali. E sin dall’inizio delle indagini si era sospettato che il responsabile dell’uccisione potesse essere uno di loro. Ieri sera, Brignone è stato interrogato di nuovo dai Carabinieri per verificare l’esatta ricostruzione dei fatti. Nel corso della sua deposizione, il giovane avrebbe anche detto di avere due fucili, probabilmente non denunciati, nascosti nel bosco. E proprio da uno di questi sarebbe partito accidentalmente il colpo mortale.