Bilancio di un anno del Consiglio regionale del Piemonte
Nel 2007 il Consiglio regionale del Piemonte ha tenuto 125 sedute, pari a 68 giornate di lavori d’aula. I progetti di legge presentati sono stati 107 e le leggi approvate 26, di cui 18 su iniziativa della giunta. I dati che descrivono l’attività dell’assemblea legislativa piemontese sono stati diffusi oggi in occasione della conferenza stampa di fine anno. Nel 2006 le sedute erano state poco di meno: 97 per 53 giornate, con 150 progetti di legge presentati e 40 leggi approvate, di cui 23 su iniziativa della giunta. Nel complesso nell’anno che sta per finire sono state presentate 75 deliberazioni di cui 58 votate, con un incremento notevole di quest’ultime, che nell’anno precedente erano state 43 su 111. Anche le interrogazioni e le interpellanze hanno subito un aumento, ma di lieve entità: 722 di cui 337 discusse, contro le 691 di 442 discusse dello scorso anno. Saliti anche gli ordini del giorno e le mozioni, che sono passati da 300 a 325, di cui 86 approvati contro i 70 del 2006. Le riunioni dei capigruppo sono state 64, le deliberazioni dell’Ufficio di Presidenza 191 contro le 170 precedenti, con 58 sedute contro 40. Le otto commissioni permanenti hanno totalizzato insieme 449 sedute contro 440, a cui vanno sommate le otto della Commissione Post-Olimpica. “Il 2007 è stato un anno estremamente positivo per il consiglio regionale. Siamo stati molto impegnati, ci sono state contrapposizioni e polemiche, ma a conti fatti la produzione legislativa è stata decisamente proficua”: questo il bilancio dell’anno che sta per concludersi tracciato dal presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Davide Gariglio, nella tradizionale conferenza stampa di fine anno. “Per fare funzionare bene un territorio non occorrono tante leggi – ha sottolineato Gariglio – ma poche fatte bene. Noi ne abbiamo approvate e promulgate 26, di cui 18 su iniziativa della giunta. Fra queste è compreso anche tutto il pacchetto sanità, che include il piano sanitario e la delibera di accorpamento delle Asl con cui il settore è stato completamente ridisegnato. Gli interventi di rilievo sono stati però molteplici, dalla legge di riforma di Finpiemonte a quella sulla sicurezza”.