Moglie e figlia uccise a martellate ad Arquata Scrivia
Tragedia nell’Alessandrino: un falegname è stato arrestato con l’accusa di aver ucciso a martellate moglie e figlia. Accade ad Arquata Scrivia, cittadina al confine fra il Piemonte e la Liguria. Indagato per l’omicidio è un falegname che pare fosse da tempo in preda a una forte depressione. Il duplice delitto è successo in un alloggio di via Buozzi 13. Le vittime sono Mariangela Navone, 54 anni, impiegata comunale e la figlia Antonella Grassano, di 21, studentessa universitaria. Il marito e padre delle donne, il falegname Angelo Raffaele Grassano, di 55 anni, è stato trovato nella casa, come inebetito. Portato nella caserma dei Carabinieri è stato interrogato per due ore L’uomo ha fatto un racconto molto confuso, ricordava che in casa c’era solo lui ma non è stato in grado di ricostruire l’accaduto: “Sono sceso in cantina per riempire di legna la caldaia – ha detto, alla presenza del suo legale – poi ho visto tutto bianco. Non ricordo altro”. È stato sottoposto a fermo con l’accusa di duplice omicidio e rinchiuso nel carcere di Alessandria. I corpi senza vita delle due donne sono stati trovati verso mezzogiorno da due colleghi di Mariangela Navone che, non avendola vista in ufficio né sentita, si sono preoccupati. L’abitazione dei Grassano si trova al primo piano di una costruzione che dà su un cortile interno, sul quale si affaccia la falegnameria. La porta d’ingresso era aperta. I corpi delle vittime erano nelle rispettive camere, distese sul letto, la testa mortalmente ferita sul cuscino.