Sequestra ex fidanzata a Biella, bloccato in Liguria
È finito in manette, Enrico Merendino, 43 anni, l’artigiano edile che stamattina ha sequestrato, minacciandola con un coltello, l’ex convivente Simona Capacci, operaia in un lanificio di Biella. Una fuga durata poco più di dodici ore. I Carabinieri l’hanno bloccato in serata ad Andora, in provincia di Savona, dove l’artigiano, secondo gli inquirenti, aveva conoscenze tali da poter nascondere Simona. A tradire il sequestratore una telefonata da una cabina pubblica ai famigliari della donna. Dopo aver localizzato il posto da cui era partita la chiamata i Carabinieri hanno individuato e fermato l’auto rubata su cui Merendino viaggiava con l’ex fidanzata rapita. L’uomo, in un primo tempo, ha opposto resistenza. Poi la resa. Merendino non si era mai rassegnato alla fine della storia con l’operaia tessile che l’aveva lasciato per le continue scenate di gelosia ed esplosioni di rabbia. Da mesi la perseguitava. Lei aveva paura. Si era confidata con le amiche aveva chiamato “Telefono rosa”. Si sentiva in pericolo, per niente protetta. Anche perché il suo persecutore a ottobre l’aveva già tenuta segregata per due giorni tentando di riprendere la relazione. Era stato subito arrestato ma la permanenza in carcere era durata ben poco.