La difesa di Anna Maria Franzoni presenta ricorso in Cassazione
I giudici della Corte d’Assise d’Appello di Torino hanno compiuto un evidente errore metodologico nel condannare a 16 anni il 27 aprile scorso Anna Maria Franzoni per il delitto di Cogne. Lo sostiene l’avvocato Paolo Chicco nel ricorso presentato oggi in Cassazione contro quella sentenza. “C’è stato un evidente travisamento degli indizi – scrive ancora il legale – indizi scambiati per fatti certi”. Per individuare il movente del delitto – ad esempio – i giudici hanno parlato nelle 533 pagine delle motivazioni della sentenza di un conflitto interiore della mamma di Samuele, basandosi solo su massime di comune esperienza e su una psicologia ingenua e senza alcuna valenza scientifica. Il ricorso è formulato in 180 pagine: l’avvocato Paolo Chicco è il titolare dello studio dove lavora Paola Savio, subentrata a Carlo Taormina nella difesa di Anna Maria Franzoni. La Savio è giovane, per adesso non ancora abilitata al patrocinio di fronte alla suprema corte: lo sarà nel dicembre 2008. Anna Maria Franzoni non è detenuta e il reato non rischia di cadere in prescrizione, quindi il processo in Cassazione non è considerato fra quelli urgenti.