Incendio Thyssen: in corteo la rabbia degli operai
Doveva essere un corteo silenzioso si è trasformato in un corteo di rabbia, la gente grida “assassini”, “giustizia”, “pagherete caro pagherete tutti”… Fischi, grida e contestazione durante la sfilata e in Piazza Castello hanno interrotto più volte gli interventi dei sindacalisti. La rabbia degli operai della Thyssen e di tutto il corteo di circa 30mila persone – secondo le stime degli organizzatori – è sfociata contro i politici, i sindacalisti, i giornalisti e i cineoperatori. La voce del papà di Bruno Santino, 26 anni, morto nel rogo: “Chi mi ridarà mio figlio? Aveva solo 26 anni… chi me lo ridarà…” Ma anche commozione e lacrime in un lungo corteo che ha attraversato il centro di Torino per finire di fronte all’Unione Industriale, al passaggio serrande abbassate. Volti famosi e anonimi. Per Giorgio Airaudo, segretario della Fiom Piemonte “morire sul lavoro non è da paese civile… tutti dobbiamo fare il mea culpa…”. “Morire per il lavoro è intollerabile” dice il Presidente della Camera Bertinotti, in mezzo alla gente. Alle imprese si rivolge invece Napolitano con un messaggio da Roma: “Gli allarmi vanno ascoltati prima”. Tutti hanno un pensiero per i 3 feriti ancora gravissimi in ospedale e per i parenti delle vittime, mentre cresce la solidarietà: la Regione Piemonte ha abolito i regali di Natale e devolverà l’equivalente alle famiglie colpite, tanta gente comune stamattina si è già recata agli sportelli Unicredit per dare un contributo sul conto per i familiari delle vittime delle acciaierie Thyssen. Qualche frangia estrema si è spinta oltre, davanti all’Unione Industriale sono state lanciate uova, sassi e vernici. Nessun ferito. Rabbia per morti assurde, ingiuste; rabbia per quei tre feriti che in rianimazione stanno lottando nella speranza di sopravvivere; rabbia per condizioni di lavoro inaccettabili nel terzo millennio. Oggi intanto sono continuati i sopralluoghi all’interno delle acciaierie e sono state effettuate le prime autopsie sui corpi delle vittime. L’inchiesta vuol far luce sulle verifiche sui sistemi di sicurezza. Molto significativa a tal proposito la battuta di un magistrato: i controllori erano diventati consulenti. La Thyssen di Torino resterà chiusa fino a quando non sarà garantita la completa sicurezza per i lavoratori, lo ha ribadito oggi il ministero della salute. In serata nel Santuario della Consolata il Cardinal Poletto ha annunciato che i funerali saranno solenni in Duomo giovedì alle 11 e ha invitato i fedeli alla preghiera e alla solidarietà.