Incendio Thyssen: salito a 4 vittime il tragico bilancio
Sono 4 le vittime, ma non sono soltanto numeri, non sono soltanto nomi e cognomi, sono vite umane che non ci sono più, sono intere famiglie distrutte dilaniate dal dolore. Antonio Schiavone, 36 anni, 3 figli piccoli, è morto subito. Ieri è toccato a Roberto Scola, 32 anni, padre di due figli, Angelo Laurino, 43 anni, sposato anche con due figli, e Bruno Santino, 26 anni. Quella delle Acciaierie ThyssenKrupp si sta inesorabilmente trasformando in una strage inaccettabile. Il racconto dei superstiti è agghiacciante: “Sembravano onde anomale, ma non era acqua, era olio bollente”, “erano torce umane, in piedi che bruciavano”. La vita di altri 3 è appesa a un filo, un filo di speranza. Minuti di silenzio, cortei, scioperi, solidarietà che non riescono a colmare il dolore di una comunità attonita. D’improvviso si scopre che in quella fabbrica si facevano turni di 12-16 ore e che le più elementari norme di sicurezza non erano rispettate. Antonio Boccuzzi, un sopravvissuto, lancia accuse precise: “Gli estintori erano semivuoti. Avevamo già segnalato la cosa ma inutilmente…”. Le acciaierie Thyssen di Torino dovevano chiudere entro giugno 2008. Dopo l’inferno dell’altra notte sono chiuse e quasi certamente – considerata l’inchiesta in corso – non apriranno più.