11 settembre 2024

La Sacra, al centro della linea di San Michele

SACRA SAN MICHELE

Una linea assolutamente retta (quasi 2.000 km) unisce i 5 principali luoghi di culto europei dedicati all’Angelo Michele. E’ una linea immaginaria che collega St Michael’s Mount (Cornovaglia) con Mont Saint Michel (Francia), la Sacra di San Michele in Val di Susa, l’Eremo di San Michele di Coli nei pressi di Bobbio (Piacenza) ed il Santuario di Monte Sant’Angelo nel Gargano. E continuando l’ ideale traiettoria si arriva fino a Gerusalemme, città santa.

Si tratta di una linea energetica che – secondo alcuni – sotto l’impulso delle apparizioni di San Michele e la costruzione di edifici sacri in luoghi da lui indicati durante diverse apparizioni, diventa via di pellegrinaggio ma anche via di comunicazione storica.

Nei secoli gli uomini hanno dedicato all’arcangelo Michele luoghi e percorsi distribuiti lungo una direttrice ideale che ha per punto centrale il luogo incantato in cui sorge la Sacra di San Michele .

Cosa rappresenta questo luogo nella geografia sacra del mondo? In molti credono sia un punto fondamentale degli equilibri energetici europei. Un “chakra” importantissimo situato all’imboccatura della Val di Susa, da cui si dipartono canali energetici che vanno a creare un asse importantissimo verso nord-ovest e verso sud-est. Quali sono i punti “noti” di questo asse? I  meravigliosi santuari dedicati a San Michele.

In un allineamento pressoché perfetto, la Sacra di San Michele – lo splendido edificio sacro medioevale  – è al centro di una precisa direttrice che va dal santuario dedicato a Michele di Monte Sant’Angelo, sul Gargano, fino a quello sull’isola incantata di Mont Saint Michel, nel nordest della Francia e poi più in su fino alla Cornovaglia. Luoghi sacri, luoghi di energie fortissime. Che gli antichi conoscevano e usavano. È proprio quella spiritualità che nella tradizione ebraico-cristiana si chiama Michele, che prima si è chiamata Mercurio, Hermes, Toth…, è lo spirito guida dell’operazione “risvegli”.

Da ricordare anche l’altra “G” cara ai Templari (cioè la Geometria sacra, o “arte oggettiva”) era appunto la cosiddetta Geografia Sacra: chi sapeva custodire e utilizzare tali Conoscenze, poteva veramente agire sul piano spirituale con cognizione di causa!

Fantasie? Forse, certo si resta allibiti nell’ osservare attentamente la “linea di San Michele” che attraversa l’ Europa da Gerusalemme fino alla Gran Bretagna.

Mario Castelli



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